Come riconoscere un manipolatore narcisista


pinocchio-narcisoConosci una persona affascinante, brillante, simpatica, tenera, altruista, capace di comprendere i tuoi bisogni, di farti sentire importante, che ti fa mille complimenti e ha un’ottima parlantina?

Se la tua risposta è sì, allora hai conosciuto una “bella persona”, il compagno e la compagna dei tuoi sogni oppure… ehm… risalendo alle origini etimologiche delle parola “persona”, hai soltanto conosciuto una “bella maschera” di carnevale dietro cui si nasconde il tuo incubo peggiore.

Non voglio metterti in allarme, ma indipendentemente se questa persona è un amico/a, fidanzato/a, marito/moglie, collaboratore, parente, socio, capo, etc. è arrivato il momento forse per te di scoprire se dietro a quella “bella persona/maschera” si nasconde un pericoloso narcisista.
Le statistiche parlano chiaro, quasi il 100% di noi durante la propria vita conosce uno o più manipolatori/narcisisti.

[wow_boxsh effect=”3″][twittmyphrase url=”http://goo.gl/sG9cXy” mention=”AnalogaMente “]”L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell’esigere che gli altri vivano come pare a noi.” Oscar Wilde[/twittmyphrase][/wow_boxsh]

Il disturbo narcisistico è una patologia mentale e colui che ne è affetto molto spesso non è consapevole di questo suo stato, perché scambia la sua capacità o potere di manipolare le relazioni per intelligenza.
Ricordati che manipolare non vuol dire influenzare. Sono due abilità analoghe, ma non uguali, e questo blog è stato creato con il preciso intento di insegnarti a non confondere l’analogo con l’uguale.

Bisogna esercitare il “pensiero analogico”, non basta quello logico del “bianco o nero” per comprendere l’origine, il “cuore” del pensiero e del comportamento umano. Se vuoi, puoi approfondire questo argomento leggendo questo articolo dal titolo:   “Non hai capito un tubo”

Oppure puoi cliccare sul “mi piace” qui sotto per rimanere in contatto con me sul tuo social network preferito:

freccia

Ma ritorniamo a noi…

È molto difficile identificare una persona affetta dal disturbo narcisistico per tre principali motivi:

1) Il suo male può rimanere in incubazione anche per 10-20 anni, per poi pian piano manifestarsi fino a toccare punte di follia pura.

2) Come notò Erich Fromm nel suo libro “i cosiddetti sani”, purtroppo viviamo in una società narcisistica che si focalizza molto sull’apparenza, ed è per questo che molti dei suoi comportamenti sono socialmente accettati. Ad esempio nei soggetti narcisisti la simpatia o ironia iniziale spesso si trasforma in sarcasmo, con lo scopo ben preciso di denigrarti.

Ricordati, ironia e sarcasmo non sono la stessa cosa, sono simili, analoghi ma non uguali.
Spesso il narcisista usa il sarcasmo con il preciso intento di deprivare il soggetto invidiato di un suo aspetto positivo. Il narcisista infatti è molto invidioso a causa di una autostima molto bassa, che nasconde dietro un atteggiamento arrogante e sfrontato. Siccome non riesce ad ammetterlo a se stesso proietta questa sua invidia, affermando e convincendosi che sono gli altri ad invidiarlo. E se arriva ad ammetterlo è solo per confermare l’idea di grandiosità che ha di se stesso: che lui è più onesto e quindi migliore degli altri. Oltre ad essere invidioso manca di empatia a causa del suo egocentrismo ed ego ipertrofico.

3) Citando una frase di una canzone di Carmen Consoli (Parole di burro) “nascondono proverbiale egoismo nelle intenzioni” .

Su quest’ultimo punto voglio spendere due parole in più, perché è quello nevralgico. Non essendo facilmente ed empiricamente verificabili, spesso cadiamo nell’errore di confondere le intenzioni negative da quelle positive. Ad esempio, possiamo facilmente confondere i complimenti, la gentilezza e le premure di un narcisista per un reale e genuino affetto, mentre in realtà le sue intenzioni sono altre: ottenere un vantaggio personale. Affettività e cordialità non sono la stessa cosa.
Quindi, prima di tutto stai molto attento alle persone che ti fanno troppi complimenti, per loro l’affetto, la stima e il rispetto è merce di scambio, e se non dai loro ciò che vogliono ti puniranno facendoti sentire “cattivo” e in colpa.

Una soluzione a questo inganno c’è e si chiama “equanimità”, il non-attaccamento al giudizio indipendentemente se è positivo o negativo, una lode o un biasimo, ma stiamo parlando di un qualcosa che la gran parte non conosce. Non bisogna diventare un Buddha e raggiungere l’illuminazione per sviluppare questa facoltà.

Ecco perché consiglio a tutti di fare un buon lavoro su se stessi (per approfondire l’argomento vedi il mio metodo Three Minds).
L’equanimità, frutto di un buon lavoro su se stessi, è una sorta di vaccino contro le “intenzioni narcisistiche”.

NARCISISMO MALIGNO E BENIGNO

Erich Fromm nel suo libro “cosiddetti sani” fece una distinzione tra narcisismo maligno e benigno.
Il narcisismo maligno è un narcisismo che è rivolto solo alla propria persona: i miei pensieri, i miei sentimenti, il mio corpo etc. Si tratta, in pratica, del tradizionale narcisista egocentrico, che fa del proprio io il suo unico e solo punto di riferimento.

[wow_boxsh effect=”3″][twittmyphrase url=”http://goo.gl/sG9cXy” mention=”AnalogaMente “]”Io sono io, e voi non siete un cazzo.” Il marchese del Grillo[/twittmyphrase][/wow_boxsh]

Mentre quello benigno è rivolto a un qualcosa che io produco, che io realizzo: una conquista economica, scientifica, spirituale, sociale etc. Quest’ultimo, a differenza del primo, pone il soggetto al di fuori di se stesso, mettendolo in relazione con gli altri, dandogli così la possibilità, secondo Fromm, di superare una parte del suo narcisismo. È un narcisismo che potremo definire “altruistico”, seppur ovviamente in modo paradossale e falso.

Per Fromm si tratterebbe di una forma meno grave di narcisismo, ma, a mio parere, questa spinta altruistica può facilmente celare, in maniera più subdola, un’intenzione narcisistica maligna. Infatti il narcisista “altruista” grazie alle sue azioni, opere e realizzazioni, può suscitare nelle persone un qualcosa di analogo ma non uguale all’ammirazione: il fascino.
La parola fascino deriva etimologicamente dalla parola latina fascinum che significa incantesimo, maleficio.

Ricordi la favola di Biancaneve e i sette nani? C’è un personaggio che incarna pienamente queste caratteristiche: la Regina cattiva.
Ricorderai sicuramente che quando la Regina, interrogato lo specchio magico (simbolo per eccellenza di Narciso), scoprì che Biancaneve, lungi dall’essere stata uccisa dal cacciatore, come lei aveva ordinato, si nascondeva nel bosco, decise di trasformarsi in una vecchina dall’aspetto dimesso e innocuo per offrire alla figliastra una mela all’apparenza appetitosa ma avvelenata.

E’ significativo il fatto che la perfida regina si specchi non più in un qualcosa di solido, ma di liquido, (l’incantesimo) grazie al quale riesce a cambiare il proprio aspetto: rispecchia esattamente la capacità del narcisista di essere camaleontico, esattamente come l’acqua che modifica la sua forma.
Infatti, chi è affetto da questo disturbo possiamo definirla una personalità liquida figlia di una società liquida come quella attuale, come l’ha definita il sociologo Zygmunt Bauman, che consuma le relazioni invece di coltivarle realmente.
Quindi, stai attento a tutte quelle persone che mettono in evidenza la bellezza e la bontà di ciò che realizzano e producono. Vai in profondità, vai a vedere in che terreno mettono le loro radici, le loro intenzioni. Non ti fare abbagliare dalla bellezza e dalla bontà delle loro mele. Verifica la profonda verità di ogni azione, opera, idea.

Con queste persone non vale il detto: “l’albero si vede dai suoi frutti”, ma “l’albero si vede dalle sue radici”.
Il narcisista siccome gioca spesso con gli specchi è un buon illusionista e con la bacchetta magica della lingua ci sa fare.
Se non siete abili con le parole e non avete ancora letto e studiato attentamente “L’arte di ottenere ragione” di Arthur Schopenhauer, vi consiglio di non dare molta importanza e peso a ciò che dicono perché sono molti bravi a volgere i fatti in loro favore e convincervi che siete voi nel torto e loro nella ragione. Anziché soppesare le parole, concentratevi attentamente sul loro linguaggio non verbale o paraverbale. Perché il corpo non (è) mente.

I 5 INDICATORI NON VERBALI

Ci sono 5 indicatori non verbali da tenere sempre in considerazione quando avete il sospetto di relazionarvi con un narcisista:

1) Il loro volume della voce o è troppo alto (per monopolizzare le conversazioni quando è in gruppo) oppure è troppo basso (per creare un clima di intimità e complicità quando sono soli con un’altra persona). Il tono della sua voce non si adatta all’ambiente ma cerca di manipolare l’ambiente utilizzando un tono diverso a seconda dell’impatto che vuole dare.

2) Il suo ascolto non è attivo, ma è un ascolto avverso. O cambia bruscamente conversazione o non vi ascolta mentre gli rivolgete la parola, guardando altrove, ad esempio lo smartphone, il pc, il giornale, la televisione o fuori dalla finestra, dandovi l’impressione che ciò che dite è poco importante o che voi non siete importanti. Può capitare che qualcuno ogni tanto non vi ascolti, ma per un narcisista è una strategia e un qualcosa di sistematico soprattutto quando ciò che gli state dicendo è una critica nei suoi confronti. Lui non ama per nulla le critiche perché pensa di essere un individuo eccezionale.

Lorna S. Benjamin: “Reagisce alle critiche con sentimenti di rabbia, vergogna o umiliazione (anche se non li esprime). […] Benché non lo mostri esternamente, le critiche lo ossessionano e lo lasciano con una sensazione di umiliazione, avvilimento, inutilità, vuoto.”.

3) Lo sguardo è sfuggente oppure fisso (uno sguardo di sfida).

4) L’atteggiamento del corpo invece è spesso trascurato o al contrario imponente.

5) Il narcisista lascia trasparire dal volto soltanto ciò che desidera. Tutti gli altri sentimenti negativi (imbarazzo, gelosia, invidia, ansia, etc.) riesce a dominarli, ma se siete molto abili nel guardare il loro volto vedrete che il loro sorriso non è del tutto autentico. Se sorridono anche con gli occhi è un sorriso sincero, altrimenti potrebbe essere un sorriso di copertura. Anche il colore del viso cambia leggermente diventando più rosso e i muscoli facciali sono più rigidi.

ATTENZIONE: come affermava Agatha Christie “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”, quindi non cadere nell’errore di vedere narcisisti ovunque solo perché hai notato uno o due di questi elementi in una persona.
Se hai dei dubbi puoi fare un semplicissimo test che puoi scaricare qui,  per verificare se hai a che fare con un manipolatore narcisista.

P.S.
Scrivere questo articolo non è stata cosa semplice: ore di studio, creatività e tanta ricerca.
Se realmente ti è piaciuto condividilo sul tuo social preferito o commentalo qui sotto. Te ne sarò infinitamente grato, perché contribuirai a far crescere questo blog. Se vuoi rimanere in contatto con me iscriverti alla newsletter. E non dimenticarti di cliccare “mi piace” sulla mia pagina facebook qui sotto, per ricevere notizie e post su argomenti analoghi.

freccia

 

Bibliografia:
Zygmunt Bauman, Amore liquido.
Isabelle Nazare-Aga, L’arte di non lasciarsi manipolare.
Erich Fromm, I cosiddetti sani.
Paul Ekman, Te lo leggo in faccia.
L.S. Benjamin, Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità.